DONDOLADO – 2012 - 30×60 30×80 30×30
L’idea di una torre instabile associata al concetto teologico della rappresentazione del cosmo è un concetto caro al Maestro, che da inizio in questo modo ad un’opera che potrebbe sfociare in una serie pressoché infinita di tele, quasi a richiamare la biblica Torre di Babele. In una composizione verticale, i carapaci trovano punto d’appoggio l’uno sull’altro, aspiranti alla cima e volenterosi di mantenere la posizione presa. E’ una sorta di lotta alla sopravvivenza in contrasto ad un cielo che sembra anticipare una catastrofe, ma, mentre si sale con lo sguardo, si incontra un uovo a scandire le varie serie, metaforicamente intese come le stagioni che ciclicamente si ripetono nell’anno e nella vita.